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2 Marzo 2015 Numero 22 Anno II

 

forte e sicuro

Beppe Severgnini - Sette - 13 febbraio 2015

“Caro Beppe, quand’ero piccola mia mamma mi diceva in tono scherzoso: «Sarai il bastone della mia vecchiaia!». […] e io passo dal ruolo di accudita al ruolo di accudente. Mia madre a 27 anni era sposata, quasi mamma, con un lavoro stabile e una casa sua. Alla stessa età io ho un lavoro con partita Iva, vivo con i miei, matrimonio e famiglia non rientrano nelle prospettive a breve termine.

Riuscirò a cavarmela come bastone della vecchiaia?”.(Alessandra Caldana)

“Certo, a una condizione: che tu sia un bastone psico-logicamente saldo, professionalmente realizzato, econo-micamente solido. [...] I tuoi hanno bisogno di una figlia, non di una badante”. Mi piace che, in Italia, i figli si ritengano responsabili per chi li ha allevati. Capisco che i genitori anziani aiutino economicamente i figli. Non era mai accaduto, nella storia dell’umanità, che figli sessantenni dovessero occuparsi di madri e padri ottantenni e novantenni. Enea era in grado di caricarsi sulle spalle Anchise perché era un uomo forte e sicuro. Fosse stato debole e incerto, lo mollava lì.