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2 Marzo 2015 Numero 22 Anno II

 

il rimpatrio delle produzioni

Acqua e sale, farina, uova e zucchero. Ingredienti comuni che in mani italiane possono trasformare una semplice ricetta in una grande impresa. Un esempio riguarda il settore gastronomico che riempie le tavole di tutto il mondo del marchio “Made in Italy” contribuendo alla crescita del fatturato di molte nostre aziende. La pasticceria “Pistì” è una di queste eccellenze italiane nel mondo. L’azienda dolciaria originaria di Bronte dà lavoro a 130 persone ed esporta in 36 paesi dall’Asia all’Australia all’America Latina all’Europa fatturando 15milioni.

Una conferma che le realtà locali sono il motore della nostra economia è data dalla notizia che “I distretti produttivi sono pronti a trainare la ripresa italiana”. Lo dice Dario Di Vico sul Corriere della Sera del 24 febbraio 2015 analizzando i dati di Intesa San Paolo. “Nel periodo gennaio-settembre ‘14 i distretti italiani hanno aumentato l’export più del manifatturiero tedesco (3,5 contro 2,1)”. E se da un lato cresce l’esportazione di prodotti italiani dall’altro si assiste al “rimpatrio di molte produzioni” precedentemente trasferite all’estero a costi più bassi. Il Corriere della Sera stila inoltre la classificadei “15 distretti italiani migliori” per performance di crescita e redditività. Ai primi posti: la Gomma del Sebino Bergamasco, il Vino del Chianti, l’Occhialeria di Belluno mentre è tutta piemontese la sfidache vede il Caffè, le confetterie e cioccolato Torinese avere la meglio sui dolci di Alba. Un’istantanea che fotografa ancora una volta il divario tra Nord e Sud Italia, dove a guidare la crescita del “Made in Italy”, sui mercati mondiali, sono quasi esclusivamente aziende del Centro - Nord. Unica eccezione l’ottavo posto occupato dalle Calzature napoletane. Il distretto industriale di Grumo Nevano - Aversa, che si estende su una superficieterritoriale di 158,24 kmq e che comprende 23 comuni campani porta l’Italia in giro per il mondo. La tradizione sartoriale napoletana ha origini antiche ed è parte di quel Mezzogiorno che partendo dall’Abruzzo passa per il Basso Lazio, attraversa la Campania e la Basilicata per arrivare dalla Calabria in Sicilia. Il Meridione è Terra di emigranti, che per necessità o per passione, hanno esportato le proprie competenze come fossero materie prime sul mercato. (Silvia La Ragione)