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2 Marzo 2015 Numero 22 Anno II

 

i migliori tassati d'europa: i pensionati italiani

Quello della previdenza è un capitolo che per la Uil deve essere riaperto da Governo e Parlamento perché i provvedimenti hanno creato una situazione insostenibile per milioni di lavoratori e per il Paese, per cui occorre rivalutare le pensioni con un significativo taglio delle tasse che, oggi, sono tra le più alte d’Europa. È quanto sostengono gli esponenti della Uil Domenico Proietti, Segretario Confederale e Romano Bellissima, Segretario Generale dei pensionati. A questo proposito, concomitante con la posizione Uil, è la Lettera che il Professor Luciano Gallino scrive al Presidente Inps.

Nella lettera del 13 febbraio scorso, pubblicata da la Repubblica, il professore emerito pone all’attenzione del collega economista Tito Boeri, divenuto di recente Presidente Inps, alcune questioni di carattere previdenziale. L’ultima di queste, ma non per questo meno importante, riguarda l’Irpef che versano i pensionati, che aveva suscitato riflessioni da parte di esponenti del mondo accademico ma “ignorate in genere – si legge nella lettera del professor Gallino – da chi esprime giudizi sulle pensioni. Il punto – sostiene Gallino – è che i pensionati italiani pagano l’Irpef al pari di ogni altro contribuente”. Nella lettera il sociologo del lavoro specifica inoltre che “Qualche anno fa il professor Pizzuti  stimava che l’Irpef versata dai pensionati ammontasse a circa 48 miliardi, ossia tre punti di Pil. Al presente saranno forse qualcosa di meno, causa la crisi, ma fossero anche scesi a 45 ciò significherebbe comunque che i pensionati anche nel 2014 hanno fornito allo Stato i soldi per pagare le anticipazioni che ha versato all’Inps per tappare i buchi di varie gestioni previdenziali (21 miliardi), e inoltre hanno contribuito con 24 miliardi al derelitto bilancio pubblico”. La lettera si conclude con un monito a tutela dei tanti pensionati “Prima di bastonarli come si usa da tanti proporre, bisognerebbe considerare la loro reale posizione economica, e soprattutto usare in modo corretto e completo i dati del sistema previdenziale. Mi auguro, signor presidente, che ella sia disponibile a operare in tal senso”. (Silvia La Ragione)