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1 giugno 2014 Numero 2 Anno I

 

All'estero la moda dei cinquantenni

Enzo Riboni - Corriere della Sera - 30 maggio 2014

Il progressivo aumento della percentuale di lavoratori più anziani (dai cinquanta in su) preoccupa le aziende. Molte sono infatti ancora poco preparate nell’inventare nuove strategie organizzative e metodi di gestione del personale ad hoc per ogni fascia d’età. In Europa, però, le più spaventate dalle possibili conseguenze sono proprio le imprese italiane.

Lo dimostrano alcune risposte ai quesiti posti da una ricerca dell’Economist in collaborazione con la società di consulenza Towers Watson.
Alla domanda, «I dipendenti over 50 sono meno motivati di quelli più giovani?», in Italia hanno risposto sì il 36% delle aziende, mentre nel resto d’Europa la percentuale è scesa al 21%.
Anche la salute (o la serietà?) dei lavoratori nostrani sarebbe più debole, visto che il 40% delle imprese sostiene che «i dipendenti con oltre 50 anni si assentano di più per motivi di salute rispetto a quelli più giovani». Nel resto d’Europa, invece, il tasso si ferma al 33%. In realtà questi umori appartengono prevalentemente alle grandi aziende, poiché il campione di 480 imprese di tutta Europa è, nell’88% dei casi, composto da organizzazioni con più di 2 mila dipendenti.
Tuttavia, secondo il Managing director di Towers Watson Fabio Carniol, l’impreparazione italiana sta diminuendo. «Le aziende più avanzate – sostiene - stanno estendendo alla gestione delle risorse umane alcune tecniche tipiche del marketing, analizzando e segmentando in modo articolato i propri dipendenti. In questo modo possono offrire soluzioni flessibili usando piani di welfare ad hoc, ambienti di lavoro diversificati, formazione e sistemi premianti pensati per ogni fascia d’età. L’obiettivo è di migliorare le performance anche dei più anziani».
Queste imprese “più avanzate”, quelle che hanno in corso strategie di “age management”, tuttavia, secondo l’ente pubblico di ricerca sul lavoro e la formazione Isfol, risultano tutte localizzate nel Nord Italia e sono prevalentemente del settore bancario e assicurativo.