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1 giugno 2014 Numero 2 Anno I

 

Conoscere i politici europei fa bene

Pierluigi Magnaschi - Italia Oggi - 30 maggio 2014

Pian pianino, senza che ce ne accorgessimo nemmeno, siamo diventati tutti più cittadini d'Europa. Abbiamo tutti capito infatti che ci troviamo a nuotare in un bacino molto più vasto di quello ristretto nei nostri confini che, peraltro, dopo Schengen, sono stati anche dissolti. Non solo viaggiamo senza passaporto da un paese all'altro, ma usiamo anche, nei paesi aderenti all'euro, la stessa, identica moneta.

Inoltre, a partire da queste ultime elezioni, grazie a un processo carsico che era in atto da tempo, abbiamo cominciato anche a conoscere i personaggi politici degli altri grandi paesi europei che un tempo (anche solo dieci anni fa) erano noti solo agli specialisti. Tutti, oggi, sanno chi è Angela Merkel. Come, del resto, a suo tempo erano noti a quasi tutti anche Konrad Adenauer o Willy Brandt.
Ma adesso tutti riconoscono anche il presidente francese François Hollande e ne conoscono le avventure. E, sempre tutti, hanno sentito parlare di José Manuel Barroso, il capo della Commissione europea, e di Herman Van Rompuy, il presidente dell'Eurosummit, cioè l'organismo che raggruppa i capi di stato e di governo dei 28 paesi dell'Europa unita. Di sicuro, l'italiano medio non sa esattamente qual è il loro ruolo (detto fra noi, non lo sanno bene nemmeno loro; e infatti sono sempre in lite per cercare di definire e difendere le loro prerogative). Ma se i cittadini italiani non ne conoscono nel dettaglio le competenze, ne conoscono sicuramente almeno la fisionomia. Barroso è un ciccione muscoloso. Van Rompuy invece assomiglia a Ollio (il magro della coppia con Stanlio) e ha sempre l'espressione di uno al quale abbiano dato all'improvviso una sonora pacca dietro la testa. […]