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1 dicembre 2014 Numero 16 Anno I

 

SAM CRISTOFORETTI

@AstroSamantha è al suo decimo giorno a bordo del più grande veicolo spaziale mai costruito e per i prossimi centosettanta continuerà i suoi esperimenti occupandosi anche di alimentazione e salute.
Poco più grande di un campo di calcio e 450 volte più pesante di una vettura media, la Stazione Spaziale Internazionale percorre un giro della Terra in 90 minuti alla velocità media di 27.743,8 km/h. 

La missione “Futura” veste i panni femminili di Samantha Cristoforetti, pilota di 37 anni originaria di Malè (TN): la prima donna italiana nello spazio; l’ingegnere meccanico che nel 2009 arrivò sesta alle selezioni per astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (si presentarono in 8.500).
Una missione che assume molti dei tratti distintivi del nostro “Made in Italy”. Sembrerebbe infatti, che il nome “Futura” sia frutto di un concorso di idee lanciato proprio dall’Italia e che il logo (la stazione spaziale che sfreccia e un Sole che brilla nell’alba fra la Terra azzurra e tante stelle bianche) sia stato disegnato dal torinese Valerio Papeti di 31 anni.
Per non parlare del cibo, piemontese appunto, che prevederà nella “dieta da astronauta” molti dei nostri piatti tipici trasformati in “space food”. Nella playlist che Samantha ha condiviso con i follower prima di partire risuonano le note di Bennato, Turci, Capossela, Finardi e Guccini.
Insomma, Sam non è l’unica italiana a bordo dell’ISS, sono con lei anche i numerosi operai di Torino che hanno realizzato la “Cupola spaziale” che per i prossimi sei mesi permetterà agli astronauti di sbirciare la Terra dallo Spazio.
Un’impresa titanica che con orgoglio e autoironia riempie oggi lo spazio (anche virtuale) dei nostri colori nazionali. (Silvia La Ragione)