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1 ottobre 2014 Numero 11 Anno I

 

RISPOSTA A CHI DENIGRA I PATRONATI

L’On. Fabio Porta, Parlamentare eletto dalle comunità italiane all'estero in Sud America, risponde ai microfoni di Italialavorotv/Italiannetwork sulle prossime elezioni dei Comites e sul ruolo dei Patronati all’estero.

"I patronati italiani all'estero hanno avuto in tutti questi anni un ruolo forse meno conosciuto per aspetti concreti ed invece più esaltato e criticato per aspetti legati a polemiche elettorali. In realtà i Patronati sono legati ad una tradizione di sostegno al Terzo Settore ed alla Società civile italiana alle collettività italiane ed anche alle collettività italiane all'estero.
Hanno svolto un servizio a volte di supplenza, a volte di sostegno, a volte di collaborazione alla rete consolare e anche all'informazione delle nostre collettività sia sul versante delle pensioni, dell'assistenza, che dei servizi più generali.
Mi è sembrato quindi veramente strano e talvolta offensivo per chi conosce veramente il lavoro serio di volontariato in tanti casi e di prossimità fatto da queste organizzazioni alle nostre collettività di ridurre il tutto ad un'intenzione, ad una volontà da parte di questo organismo di strumentalizzare il voto e la partecipazione politica degli italiani all'estero. Il Patronato fa il lavoro che qualsiasi organizzazione della società civile farebbe in termini di assistenza e di informazione e non gli si può impedire naturalmente di essere dei soggetti attivi nel senso più ampio della parola.

In questo momento, per esempio, se i Patronati si sono sempre contraddistinti per essere luoghi di informazione ed a volte anche di educazione alla partecipazione, alla fruizione dei diritti, in questo momento fanno una campagna informativa ed anche di sostegno alla partecipazione più ampio al voto per i Comites non fanno altro che esercitare un diritto - dovere che la nostra Costituzione da sia ai singoli cittadini che anche ai soggetti collettivi.

Io rimango veramente basito e talvolta anche indispettito da chi in questi anni si è divertito ad attaccare queste organizzazioni serie, fatte di persone serie. Poi si può anche provare a buttare l'acqua sporca con tutto il bambino, cioè ad utilizzare casi singoli per buttare fango su tutto il resto ma non ho visto altrettanta determinazione di qualche altro personaggio. A volte anche di qualche parlamentare, nel denunciare i tentativi di interferenza sul voto all'estero da parte di gruppi criminali, gruppi di potere, lobby politiche locali, movimenti politici creati ad arte soltanto per appropriarsi di un consenso che potrebbe poi essere utilizzato per altri fini. Questi sono i veri fattori inquinanti del voto all'estero. Basta andare a vedere i consensi o le liste elettorali, o la partecipazione al voto in tante aree del mondo.

Attaccare o accusare i Patronati è veramente grave e credo che anche dire le cose false sapendo di mentire. Quindi anche nel mio ruolo di Presidente del Comitato degli Italiani all'estero della Camera mi sento di fare un plauso rispetto alle organizzazioni di Patronato espressione di sindacati, di organizzazioni di categoria, tutti i Patronati nel loro complesso per il grande lavoro che hanno fatto e sono certo che proprio nel momento di razionalizzazione della riduzione della rete consolare questi istituti rappresentino un punto di riferimento importante come lo sono i Comites e come lo sono le strutture della presenza italiana all'estero.

Noi siano spesso un Paese autolesionista e quindi vogliamo distruggere quello che altri Paesi al mondo ci invidiano, come il nostro sistema di rappresentanza e strutture come i Patronati che danno servizi e supporto alle nostre collettività all'estero. Sarebbe veramente autolesionista perseguire questa strada. Ma io credo - al contrario - che presto ci sarà un accordo tra i Patronati e quella sarà la migliore risposta a chi fa della denigrazione su basi polemiche personali od oggetto della propria attività politica."