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16 maggio 2014 Numero 1 Anno I

 

Il frontaliere visto da Ticino

Aldo Grasso - Corriere della Sera - 16 maggio 2014

La Tv Svizzera ha inaugurato un sito italiano (tvsvizzera.it) per tener d’occhio il nostro Paese e per dirci qualcosa di loro. Ottima idea. Il Ticino è un Paese di lingua italiana (non ne esistono tanti al mondo) che si è sempre nutrito e si nutre ancora oggi di fecondi scambi con l’Italia.

[…] Sul sito è possibile vedere anche un po’ dei loro programmi, come la fortunata serie dei “Frontaliers”, è una striscia molto comica e comica deve intendersi la lingua con cui viene lanciata. Ecco la presentazione: “Il “frontaliere” è colui che abita in una zona di confine tra due Stati e, ogni giorno, “espatria a tempo determinato” nel Paese estero per poi rientrare entro sera a casa propria, quando ha finito di lavorare. Ma non solo. Il frontaliere è un flusso quotidiano di lavoratori che si riversa nelle dogane del Ticino ad orari precisi. È un fenomeno sociale che trova radici in accordi europei siglati tra diversi Stati e la Confederazione Svizzera. È il tema del dumping salariale e della disoccupazione in Ticino. Se la si volesse circoscrivere geograficamente, il frontaliere è una realtà parallela, dinamica, eterogenea che prende forma tra le province dell’Insubria, quell’area che si estende tra le province di Como, Varese, Verbano-Cusio-Ossola, Lecco, Novara e il Ticino. Due culture diverse, due storie collegate, due Stati che ogni giorno si confrontano e relazionano. I Frontaliers sono il risultato di questo fenomeno sociale, politico e culturale di cui alla Garbatella di Roma nessuno (ancora) ha sentito parlare”.